La storia del PSIUP

Il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) è stato un partito politico italiano attivo fra il 1964 e il 1972.

Dalla fondazione al 1972 [modifica]

Il soggetto nacque il 12 gennaio 1964 in seguito alla scissione dal PSI attuata dalla corrente di sinistra guidata da Tullio Vecchietti, che ne diviene il segretario. Tra gli altri esponenti vi furono inoltre Lelio BassoVittorio FoaLucio Libertini,Emilio LussuAlcide MalaguginiFrancesco Cacciatore detto CecchinoMario Albano e Dario Valori, oltre ai toscani Silvano MiniatiGuido BiondiAristeo BiancoliniDaniele ProttiDante Rossi, al calabrese Mario Brunetti, al piemontese Pino Ferraris, e i sindacalisti Elio GiovanniniAntonio Lettieri eGastone Sclavi. In totale, furono 24 i deputati e 10 i senatori che lasciarono il PSI per aderire alla nuova formazione, permettendo la formazione di gruppi parlamentari autonomi in entrambe le camere.
Aderirono allo PSIUP tutti quei militanti socialisti che erano contrari alla formazione di un governo di centro-sinistra formato da PSI e DC, preferendo invece un accordo per un'alleanza di sinistra con il Partito Comunista Italiano.
Lo PSIUP riporta un buon risultato alle elezioni politiche del 1968, in occasione delle quali riesce a raccogliere i consensi della contestazione studentesca; mentre alle elezioni del 1972 non ottiene il quorum in nessuna circoscrizione e non elegge alcun rappresentante in Parlamento. A tale proposito circolava all'epoca una battuta di Mario Albano (che fu segretario nazionale della Commissione Esteri nel PdUP), che alludeva alla scarsa longevità politica del partito e che interpretava ironicamente la sigla PSIUP come "Partito Scomparso In Un Pomeriggio".

Lo scioglimento [modifica]

Il 13 luglio 1972 il IV congresso dello PSIUP delibera lo scioglimento del partito e la contestuale confluenza nel Partito Comunista Italiano: la maggioranza dei suoi esponenti (il 67%), tra cui Libertini, Valori e Vecchietti, ricomincerà la propria attività politica nel PCI.
Tuttavia alcuni settori del partito furono contrari alla confluenza fra i comunisti:

Precedenti della denominazione [modifica]

La denominazione di Partito Socialista di Unità Proletaria era stata in precedenza assunta dal Partito Socialista Italiano (PSI) nel1943, a seguito della fusione con il Movimento di Unità Proletaria per la Repubblica Socialista di Lelio Basso e l'Unione Popolare Italiana (UPI). Il partito mantenne questa denominazione sino al 1947, quando riacquistò la dicitura PSI per evitare che se ne appropriasse il nuovo partito fondato da Giuseppe Saragat (PSLI).

Segretari [modifica]

Risultati elettorali [modifica]

AnnoListaVoti%Seggi
Politiche 1968CameraPSIUP1.414.6974,523
Senatonel PCI--13
Politiche 1972CameraPSIUP648.5711,90
Senatonel PCI--11

2 commenti:

  1. Il partito socialista italiano di unita' proletaria,fu un partito coraggioso e coerente nella sua radicalità' anti riformista,anti revisionista, e quindi rivoluzionaria ed anticapitalista!!!In particolare,fu coraggioso a sostenere il giusto e salutare intervento del Patto di Varsavia,nel 1968,contro la criminale controrivoluzione antisocialista della banda di Dubček,futuro secessionista della gloriosa Cecoslovacchia socialista!!!!

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  2. Il partito socialista italiano di unita' proletaria,fu un partito coraggioso e coerente nella sua radicalità' anti riformista,anti revisionista, e quindi rivoluzionaria ed anticapitalista!!!In particolare,fu coraggioso a sostenere il giusto e salutare intervento del Patto di Varsavia,nel 1968,contro la criminale controrivoluzione antisocialista della banda di Dubček,futuro secessionista della gloriosa Cecoslovacchia socialista!!!!

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